Si tratta di un libro di storia, non di religione, con cui Enrico Cornelio, con accurata analisi del “processo” pone un tassello basilare del pensiero laico, sulla base di un’accurata e puntuale ricostruzione della figura storica di Gesù constatando l’inconsistenza del mito che è stato costruito sulla Sua persona.
Gesù è esistito davvero e la Sua verità storica è dimostrata dal processo che ha subito.
L’analisi del processo sulla base di testi antichi rappresenta un passo fondamentale del pensiero laico in cui ci siamo cimentati per ricostruire gli aspetti “politici” della Sua complessa personalità.
Le conclusioni sono che il Personaggio è effettivamente esistito, è stato processato grosso modo con la procedura descritta nei vangeli, ed è stato condannato dai romani per l’accusa romana di un tentativo di sovversione (“rex iudaeorum”) dell’ordinamento della “loro” provincia, cioè di aver tentato di farsi riconoscere come “messia”, capo quindi dei suoi correligionari, senza che le autorità romane l’avessero autorizzato ad avanzare tale pretesa: per questo fu processato e condannato, non per ragioni religiose;
del resto non aveva mai avuto alcuna intenzione di fondare una religione diversa da quella dei suoi padri.
Per evidenti ragioni medico-legali, di cui l’autore è professionalmente esperto, non morì in croce, né resuscitò, ma sopravvisse dopo un coma ipossico a una crocifissione troppo breve per condurlo a morte.