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08 Marzo 2023

Cancro alla laringe provocato dall’amianto: risarcita la famiglia

LA NUOVA VENEZIA 

Morto per un cancro alla laringe causato dall’amianto allo stabilimento dell’alluminio di Fusina, e ora la famiglia è stata risarcita con quasi 70 mila euro. Cause per i lavoratori morti nello stabilimento di produzione di alluminio di Marghera - Fusina non se ne fanno più.
Le varie aziende che si sono succedute hanno tutte cessato di esistere e non c’è nessuno che possa rispondere dei risarcimenti, ma esiste una possibilità. Se il lavoratore ha lavorato nel biennio 1971-1973 quando lo stabilimento era di Montecatini Edison si ha concorso di responsabilità e quindi si può agire contro Edison che è stata titolare dello stabilimento nel primo biennio.
Il tribunale del lavoro - con la giudice Chiara Coppetta Calzavara - ha nei giorni scorsi condiviso il ragionamento dell’avvocato Enrico Cornelio, ritenendo Edison responsabile in solido con i successivi datori di lavoro del danno che tutti insieme hanno causato e quindi Edison, in quanto debitore solidale, deve risarcire l’intero danno perché non ha esercitato il regresso contro gli altri datori di lavoro.
La vicenda riguarda un lavoratore che si è ammalato di cancro alla laringe - una patologia particolarmente dolorosa e invalidante - ed è morto nel maggio del 2019 all’età di 68 anni dopo aver lavorato dal 1971 al 2006 nello stabilimento di alluminio. Il risarcimento non è stato molto elevato perché tiene conto della concausa del fumo: il lavoratore infatti, per la perizia tecnica e la sentenza, ha provocato parte del danno per la sua abitudine al fumo, ma ciò non toglie che si tratti di un presupposto importante del danno ai familiari. La vedova, un figlio e due nipoti.