ARCHIVIO RASSEGNE
17 Febbraio 2015

La nuova Venezia: pignorati 670 mila euro alla Pometon

La famiglia di un operaio morto per l’amianto fa mettere i sigilli a 300 tonnellate di rame e altri prodotti semilavorati
Di Alessandro Ragazzo
Maerne
La mattina di San Valentino passata in stabilimento a pignorate le merci della Pometon di Maerne. Tutto è nato dalla morte per amianto di un operaio, Amedeo Busato, avvenuta il 25 maggio 2008 quando aveva 75 anni. La Corte d’Appello ha confermato un risarcimento di 670 mila euro per la vedova e le due figlie, che l’azienda non aveva versato.
Così sabato scorso l’Ufficiale Giudiziario Chiara Granzotto e il legale della famiglia Busato, l’avvocato Enrico Cornelio, si sono presentati ai cancelli della fonderia per chiedere il pagamento della cifra. Dopo una mattina di lavoro e l’inventario del magazzino, tra fusti, sacchi e scatoloni si è fatta una stima del valore della merce: sono state pignorate 300 tonnellate di rame, oltre a dei granulati metallici pronti per essere spediti.
Materiale che ora finirà all’asta. La vicenda parte alcuni anni da, quando Busato, dopo 29 anni di lavoro della fabbrica, si era ammalato di mesotelioma pleurico ed era deceduto nella primavera del 2008. Si tratta di un tumore che nasce nella cavità toracica ed è uno dei più diffusi in questa categoria. A chi è esposto ad amianto, sia per lavoro sia per vicinanza con zone contaminate, gli esperti consigliano di controllare se ci siano dei cambiamenti nella struttura dei polmoni. Insomma, l’amianto resta un problema enorme per le conseguenze a lungo termine sulla salute dei lavoratori.
Nel momento in cui Busato non ce la fa, entra nel vivo la battaglia legale portata aventi dai suoi familiari, che vogliono vederci chiaro sulla questione e si sono affidati all’avvocato Cornelio per far valere i loro diritti.
Il Giudice aveva dapprima riconosciuto i danni in vita, per circa 150 mila euro poi liquidati come previsto, ma è scattata anche la vertenza civile per il risarcimento; la prima sentenza aveva accertato la responsabilità di Pometon per la malattia professionale dell’operaio, di seguito, confermata dalla Corte d’Appello, stabilendo un importo di 670 mila euro da dare alla vedova e alle due figlie. Ma questi soldi non erano mai stati visti dagli eredi.
Così tre giorni fa, è scattato il pignoramento, con tutta la merce pronta per essere spedita dai capannoni, ma è difficile che tutto questo basti per garantire una copertura sufficiente per risarcire la famiglia Busato. Nel verbale si scrive come il custode dei prodotti “rilevi che la valutazione effettuata dei beni pignorati non è corrispondente alla realtà effettiva dello stato della merce”, parte di quella merce potrebbe non essere più di proprietà della Pometon a seguito di vendita a terzi. “Il pignoramento effettuato creerà gravi danni alla Pometon che valuteremo in futuro”. Adesso, però, bisognerà vedere quanto denaro si riuscirà a raccogliere.