LA NUOVA - Giovedì 2 luglio 2015
IL CASO
L’Enel restituisce l’Iva imposta sull’accisa
Il Giudice di Pace dà ragione a Maurizio Contavalli che aveva chiesto il rimborso di 103 euro.
La cifra è modesta, sono complessivamente 103 euro e 74 centesimi, ma il principio è clamoroso: il Giudice di Pace di Venezia Fabrizio Pertile ha firmato un’ingiunzione di pagamento all’Enel, in modo che restituisca l’Iva che aveva imposto sull’accisa del gas e dell’energia elettrica. Il Magistrato lagunare, del resto, non ha fatto che applicare quello che già la Corte Costituzionale aveva chiarito, condannando la veneziana Veritas a restituire l’Iva agli utenti, una tassa che indebitamente aveva addebitata sulle bollette sulla vecchia tariffa di igiene ambientale (ora non esiste più perchè è stata sostituita dalla Tari).
È stato l’avv. Enrico Cornelio a chiedere e ottenere l’ingiunzione di pagamento, alla quale l’Enel non si è opposta. Il legale veneziano lo ha fatto per conto di Maurizio Contavalli, noto per essere il segretario del sindacato Fiadel, ma in questo caso si è mosso come un semplice cittadino o meglio utente. Nella richiesta, l’avvocato spiega che l’accisa è un’imposta sulla fabbricazione e sul consumo di vari prodotti. “Si tratta di un’imposta”, sostiene il documento, “il cui valore è, al pari dell’Iva, scaricabile sul successivo acquirente e, in ultima analisi, sul consumatore finale”.
Per l’avv. Cornelio, quindi, l’accisa non costituisce prezzo del gas o dell’energia elettrica, si tratta invece di un’imposta dovuta dal produttore all’erario al momento in cui mette il prodotto in commercio.
Nel documento, infine, si citano le numerose sentenze della Corte di Cassazione, nelle quali si ripete che “un’imposta non costituisce mai base imponibile per un’altra tassa.” Per tutti questi motivi Contavalli ha chiesto che l’Enel gli restituisca 78 euro e 67 centesimi che lui ha pagato nelle ultime otto bollette per l’Iva ed altri 25 euro e 7 centesimi di Iva che lui ha versato obbligatoriamente per l’energia elettrica con dodici bollette. Il Giudice di Pace ha firmato l’ingiunzione e l’ente non ha presentato opposizione: è dunque probabile che aderirà alla richiesta e restituirà i soldi richiesti.
(g.c.)