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02 Aprile 2025

Padre non paga gli alimenti al figlio disabile. L’intervento della Corte: bambino affidato alla madre, l’uomo dovrà sostenere la metà delle spese extra e 600 euro al mese.

La Nuova Venezia 2 aprile 2025
 
Padre non paga gli alimenti al figlio disabile.
L’intervento della Corte: bambino affidato alla madre, l’uomo dovrà sostenere la metà delle spese extra e 600 euro al mese.
 
Una storia come tante, ma che diventa puro dolore se calata nella vita vera dei singoli protagonisti, soprattutto se “conteso” è un bambino, con gravi deficit: una “sindrome oppositiva” che, per l’Inps, lo rende invalido al 100 per cento.
È la storia di una coppia che scoppia: lui separato con figli in un’altra regione, lei più giovane. Una convivenza di qualche anno, consolidata dalla nascita di un bimbo. Poi Sara e Andrea (nomi di fantasia) si lasciano.
Lui si trasferisce per lavoro dall’altra parte dell’Italia e poi in Svizzera, pretende di portare il figlio con sé per le visite che gli sono concesse - anche se così provoca gravi scompensi nel fragile equilibrio psicologico del bimbo. e non paga i 350 euro inizialmente pattuiti dal Tribunale per il mantenimento del figlio.
Ora la Corte d’Appello ha rimesso le cose in ordine, per quanto lo possono essere in una situazione di conflitto tra ex, resa tanto più delicata dalla patologia del figlio: la Corte ha stabilito che il bambino viene affidato in maniera esclusiva alla madre e che il padre dovrà pagare per il suo mantenimento 600 euro al mese, più la metà delle spese extra (spese mediche, insegnanti di sostegno, lezioni private).
“Il padre, che tutto voleva tranne che un bambino problematico”, commenta secco l’avvocato Enrico Cornelio, che con gli avvocati Claudia, Carlo Enrico e Livia Cornelio ha rappresentato la signora, “lasciò la madre con il figlio e se ne andò”.
La sua tendenza fu di non occuparsene e quindi provvide saltuariamente al mantenimento e anche alle ingenti spese mediche e non, di cui il bambino con le sue difficoltà aveva bisogno.
Ne derivò un contenzioso che portò ad una normale sentenza di affido del bambino alla madre con un assegno di 350 euro mensili a carico del padre per le spese correnti e il pagamento di metà di quelle straordinarie.
Ma lui non ha adempiuto alla sentenza, così Sara lo citò nuovamente in Tribunale, documentando l’invalidità del bambino, chiedendo l’affido esclusivo e un aumento a 700 euro del mensile di mantenimento”.
“Il Tribunale non comprese il problema di Sara: respinse la domanda, considerandola non documentata e la condannò alle spese”, conclude il legale nel narrare questa delicata vicenda, “a Sara non rimase altro che ricorrere in appello e nei giorni scorsi la Corte a compreso in pieno la situazione: ha affidato in via esclusiva il figlio alla madre, ha previsto una visita mensile per il padre e un assegno di 600 euro al mese di mantenimento del figlio, oltre la pagamento della metà delle spese extra e delle spese legali”.