Il Gazzettino
Risarcimento anche ai fratelli di un operaio vittima del Cvm
La sentenza
Marghera
Anche fratelli e sorelle hanno diritto ad essere risarciti per il decesso di un operaio di Edison spa, morte a causa alla prolungata esposizione al Cvm (clorovinilmonomero) nello stabilimento Montedison di Marghera. Lo ha stabilito la Corte d’appello civile di Venezia, accogliendo il ricorso presentato dall’avvocato Enrico Cornelio contro la sentenza del Tribunale che, in primo grado, aveva liquidato un risarcimento di 180mila euro soltanto alla vedova, rigettando le richieste di fratelli e sorella. Secondo i giudici della Corte, invece, i fratelli e gli eredi della sorella meritano di essere risarciti e ha concesso loro un risarcimento complessivo di 189mila euro. La vittima, infatti, rimase orfano di padre all’età di 18 anni, ed essendo il figlio maggiore assunse il ruolo di supplenza del padre medesimo, diventando il punto di riferimento dei due fratelli e della sorella, con i quali i rapporti furono molto stretti fino alla sua morte.
La sentenza potrà ancora essere impugnata da Edison di fronte alla Corte di Cassazione.