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DANNI da TRASFUSIONE

Danni da trasfusione

Chi ha subito una trasfusione con sangue umano o l’inoculazione di prodotti derivati da sangue umano può aver contratto gravissime malattie con esiti a lunga scadenza.
Il nostro studio propone soprattutto azioni di risarcimento danni nei confronti di chi ha prescritto la trasfusione senza che ve ne fosse sufficiente indicazione (assenza di immediato pericolo di vita per il paziente, documentazione in cartella dello stato di anemia ecc.).
I principi che regolano la materia sono i seguenti:

1) il nesso causale tra trasfusione e danno è presunto ogni qualvolta l’ospedale non sia in grado di dimostrare che il sangue trasfuso fosse sano (e normalmente l’ospedale non è in grado di dare questa prova per le trasfusioni avvenute nei decenni passati).

2) L’ospedale può liberarsi dalla responsabilità solo se dimostra che la trasfusione era indispensabile per pericolo immediato di vita del paziente, non semplicemente perché il paziente aveva una modesta anemia in atto.

3) La prescrizione, decennale per il malato e quinquennale per i familiari, non decorre fino a che il malato non conosce l’origine trasfusionale della malattia e, in caso di morte del malato, comincia a decorrere dalla data della morte.